HOC OPUS FUERAT FACTO DE ELEMOSINA TERRAE LAURETI…CUM ELIMOSINA BUBUM
|L’interno della chiesa di S. Maria in Piano a Loreto Aprutino custodisce un affresco con Giudizio Universale che per la sua importanza e la sua bellezza rendono la chiesa una Cappella Sistina del medioevo. L’opera risalente al XV secolo venne realizzata con una tecnica pittorica particolare, simile all’encausto usato dagli antichi romani, cioè con i colori sciolti a caldo nella cera. Ne risultato effetti cromatici estremamente brillanti.
Guardando il Giudizio con le spalle rivolte all’altare la prima immagine che colpisce il visitatore e’ una scena assai rara, il cosiddetto “Ponte del Capello“. Essa raffigura, al di sopra di un fiume di pece, un ponte che si restringe al centro fino a diventare sottile come un capello; solo poche anime riescono ad attraversalo per essere accolte dall’altra parte da un angelo “psicopompo” cioè addetto a condurre le anime.
Questa scena è ispirata alla tradizione orientale dello Zoroastrismo che vuole che dopo la morte l’anima della persona passi un ponte (“Chinvato Peretu“) sul quale le sue buone azioni sono pesate con quelle cattive. Il risultato decreta la destinazione dell’anima nel paradiso o nell’inferno.
A poca distanza dal ponte, un San Michele insolitamente vestito in abiti bizantini e con la tonsura attende le anime per la pesatura.
Il tema della psicostasia (pesatura delle anime) e’ tipicamente greco-bizantino ed e’ forse questa la ragione degli indumenti indossati dal Santo.
Alle spalle di San Michele si trova il giardino paradisiaco. Raffigurato come chiuso dalla Torre del Paradiso, San Pietro, affiancato dai tre Patriarchi, ne custodisce l’ingresso, mentre i beati si affacciano dalle terrazze e sul tetto dell’edificio.
A destra a fare da contrappunto al Giardino delle Delizie doveva trovarsi la rappresentazione dell’Inferno con i dannati. Attualmente solo un frammento con un leone rimane visibile.
Al secondo livello dell’affresco sono raffigurati S.Francesco, S.Domenico e S.Agostino in ginocchio ai piedi degli strumenti della Passione, tra due schiere di beati del Nuovo e del Vecchio Testamento, mentre sulla sinistra seguono i beati e cinque angeli musici.
La parte superiore è occupata dalla grande mandorla con Cristo in trono affiancato, secondo lo schema tipico della “Deesis“, dalla Vergine e dal Battista, circondati da angeli con le trombe del Giudizio e dai filatteri con le scritte: “surgite, mortui, venite ad Judicium” e “venite, benedicti, percipite regnum“.
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