Nasce la prima guida turistica olandese per l’Abruzzo.

Sabato 30 Luglio 2011. Stavo guidando – in solo un giorno  – da Padula, un villaggio nel Cilento, a Grenoble, nelle Alpi francesi.

Ero nel Cilento avevo partecipato ad una vacanza da trekking con un gruppo di Italiani. Avevo trascorso una settimana meravigliosa, camminando, mangiando, parlando e ridendo con gli italiani. Una settimana in cui anche avevo potuto vedere gran parte della zona. Padula è conosciuta per due cose: è la città natale di Joe Petrosino, un immigrato italiano chi presso il Dipartimento di Polizia di New York aveva lottato contro la criminalità organizzata. Ma a Padula c’è anche la Certosa, un grande monastero certosino, uno dei più importanti del mondo che è ora sul UNESCO World Heritage List.

Ingrid Paardekooper

Ingrid Paardekooper

Nel corso della mia vita ho sviluppato alcuni grandi interessi: mi piace camminare, amo l’Italia in tutte le sue sfaccettature (ho trascorso delle vacanze in quasi tutte le regioni, imparando la lingua italiana in una scuola per stranieri) e mi interesso dei monasteri e dei monaci, del loro stile di vita, la storia, la tradizione monastica, l’architettura ecc.  Poco prima di quest’estate avevo deciso di non accettare l’invito di una mia sorella di venire al suo indirizzo di vacanze vicino a Grenoble, ma di tornare a casa attraverso la Germania, perchè è più veloce. Ma poi ho visto quest’ imponente monastero a Padula:  sapevo che non era una coincidenza: ora dovevo andare a Grenoble, dove si trova La Grande Chartreuse, la casa madre dell’ordine dei Certosini, immersa nelle Alpi francesi. Ora dovevo vederla da vicino.

E così sono andata da Padula a Grenoble  in un giorno, il 30 luglio 2011. Durante il viaggio avevo tanto tempo per  riflettere e ho cominciato a pensare alla prossima vacanza in Italia. “Che bello sarebbe fare una vacanza da trekking sulla via dei monasteri in Italia,” ho pensato. “Ma cosa farò se non riesco a trovare un viaggio del genere?” è stato il mio pensiero successivo. Ed ecco, è nato il mio sogno:  se questo tipo di viaggi non esiste, perché non organizzarlo me stessa?!

Tutto sembrava capitare nello stesso momento. La mia passione per le camminate, il mio interesse per i monasteri e la tradizione monastica, il mio background cattolico, la mia formazione come insegnante di lingue classiche, la mia vasta esperienza da professoressa nel organizzare dei viaggi scolastici, il mio amore per l’Italia. Tutto ciò che stavo per coniugare nella organizzazione di viaggi lungo monasteri in Italia.

Il mio sogno, lo chiamo “Itaca”, dopo la poesia di Kavafis (vedi qui sotto): forse non raggiungerò mai il mio obiettivo, ma il viaggio sarà bello.

Nel 2012 ho avuto l’opportunità di andare in Italia per un paio di settimane fuori dell’alta stagione. Ho scelto l’Abruzzo, perché – lo sapevo – questa regione ha una ricca tradizione monastica, perché ha tante possibilità per fare il trekking e perché è relativamente inesplorata. Ho lavorato a La Porta dei Parchi ad Anversa degli Abruzzi, un bio-agriturismo con 1.250 pecore e 500 capre e più specie di animali, ho raccolto le olive, aiutato nella cucina (dove si cucina secondo la filosofia di Slow Food solo con i prodotti locali), ho lavorato nell’orto e ho camminato con 500 capre, 10 cani e un pastore attraverso le montagne. In quelle poche settimane ho fatto tanti giri e ho scoperto la grande bellezza della regione. Ho imparato molto sulla storia, l’arte e la cultura d’Abruzzo, soprattutto sulla gente che vive e lavora qui. In quel breve tempo ho perso il mio cuore alla regione e da allora ci trascorro quasi sempre tutte le mie vacanze. Dal mio posto permanente ad Anversa degli Abruzzi faccio dei giri in tutta la regione, sempre alla ricerca di nuove scoperte. Vedo dei borghi pittoreschi, una natura bellissima, arte splendida, eremi in luoghi incantevoli e, soprattutto, incontro delle persone belle.

Nel 2015 mi sono resa conto di questo: forse non organizzerò mai questi viaggi da trekking. Ma anche se raggiungerò mai il mio Itaca, almeno avrò un sacco di storie da raccontare! E così ho cominciato a scrivere. Prima su una pagina su Facebook  e poi nei blog sul mio sito web www.in-abruzzo.com . Il fatto che in Olanda non esiste una guida che tratta solo dell’Abruzzo mi ha sempre sconcertato: c’è tantissimo da vedere e tantissimo da raccontare!

Quindi, ho scritto ad un editore olandese, per chiedergli se fosse interessato in una guida sull’Abruzzo.

la guida di Ingrid Paardekooper

La guida dell’Abruzzo di Ingrid Paardekooper

ITACA
(di Konstantinos Kavafis, trad. F. M. Pontani, 1961)

Se per Itaca volgi il tuo viaggio,
fa voti che ti sia lunga la via,
e colma di vicende e conoscenze.
Non temere i Lestrigoni e i Ciclopi
o Poseidone incollerito: mai
troverai tali mostri sulla via,
se resta il tuo pensiero alto e squisita
è l’emozione che ci tocca il cuore
e il corpo. Né Lestrigoni o Ciclopi
né Poseidone asprigno incontrerai,
se non li rechi dentro, nel tuo cuore,
se non li drizza il cuore innanzi a te.

Fa voti che ti sia lunga la via.
E siano tanti i mattini d’estate
che ti vedano entrare (e con che gioia
allegra) in porti sconosciuti prima.
Fa scalo negli empori dei Fenici
per acquistare bella mercanzia,
madrepore e coralli, ebani e ambre,
voluttuosi aromi d’ogni sorta,
quanti più puoi voluttuosi aromi.
Recati in molte città dell’Egitto,
a imparare dai sapienti.

Itaca tieni sempre nella mente.
La tua sorte ti segna a quell’approdo.
Ma non precipitare il tuo viaggio.
Meglio che duri molti anni, che vecchio
tu finalmente attracchi all’isoletta,
ricco di quanto guadagnasti in via,
senza aspettare che ti dia ricchezze.

Itaca t’ha donato il bel viaggio.
Senza di lei non ti mettevi in via.
Nulla ha da darti più.

E se la ritrovi povera, Itaca non t’ha illuso.
Reduce così saggio, così esperto,
avrai capito che vuol dire un’Itaca.