Quando the Voice voleva la De Cecco
I cento anni di Sinatra fan del pasta abruzzese più famosa nel mondo
PESCARA – Il 12 dicembre del 1915, cento anni fa, nasceva Frank Sinatra. “The Voice” nacque nel New Jersey da padre siciliano e madre ligure. Quando veniva in Italia non si perdeva una partita del Genoa, la sua squadra del cuore e non mancava di fare rifornimento di pesto genovese. “Spaghetti” non era evidentemente per il grande cantante e attore solo il nomignolo che i wasp davano agli italoamericani, ai “bravi ragzzi” che Martin Scorsese ci ha fatto conoscere. Gli spaghetti dunque non erano solo un tratto distintivo dell’origine etnica dello show man. Autentica icona dello show business, Sinatra è stato dipinto in modo controverso: amico dei mafiosi e di grandi presidenti da John Fitzgerald Kennedy a Ronald Reagan. Simbolo di una certa Hollywood postbellica, alputo che nel “Padrino”, primo capitolo della saga firmata da Francis Ford Coppola, lo si riconosce nella figura del cantante che va a chiedere aiuto a don Corleone per rientrare nel giro del grande cinema, dal quale era stato escluso per la sua nomea di “sciupafemmine”. In ballo, nella realtà, c’era la parte da protagonista nel film “L’uomo dal braccio d’oro” che gli valse il primo premio oscar e ne rilancerà la carriera. La lunga serie di successi di “the Voice” è stata contrassegnata da presenze abruzzesi. A cominciare da Dino Crocetti, in arte Dean Martin, figlio di emigranti da Montesilvano a cavallo del XIX e XX secolo. Anche nel “Padrino” numero uno c’è una “traccia” abruzzese che ci fa comodo raccontare per il prosieguo del nostro omaggio al grande artista. Nel sottofinale del primo episodio c’è un teso faccia a faccia fra Michael che ha preso il posto del padre Marlon Brando e la moglie Diane Keaton. Michale nega di essere il nuovo padrino, la moglie finge di credegli e si allontana in una stanza attigua. E’ il momento del trasloco della famiglia, da New York al Nevada e a terra c’è uno scatolone da imballaggio della pasta De Cecco pieno di cianfrusaglie da portare via o da buttare.
Salto temporale agli anni Ottanta. La De Cecco, notissima negli States da fine Ottocento, già premiata ai primi del Novecento all’Espoasizione di Chicago: la pasta degli emigranti italiani per antonomasia, sponsorizza de improtanti tornei di tennis a Fort Lauderdale in Florida e Indian Wells in California. Testimonial del pastificio è Nicola Pietrangeli che rappresenterà l’azienda nella cena di beneficienza che chiude il torneo californiano.Madrina della serata Barbara, l’ultima moglie di Sinatra. Viene chiamato sul palco il signor De Cecco, alias Pietrangeli, per i ringraziamenti di rito dopo l’elargizione di un assegno, quale sponsor, all’iniziativa benefica. Sarà la conoscenza della “pasta degli emigranti italiani” e il suo mai celato amore per il pesto che gli faceva mammà. Sta di fatto che si innesca un gigantesco equivoco che lo stesso Pietrangeli ha raccontato di nuovo a Uno mattina in famiglia ai primi di novembre presentand una foto con the Voice e la moglie Barbara a quella serata, tacendo nell’occasione il nome dell’azienda per non fare pubblicità. Ma se si legge il libro di Lea Pericoli sul nostro più grande tennista (cresciuto in Tunisia da mamma russa e papà nato in Germania ma originario di Tussio in province dell’Aquila) si avrà conferma che quella sera Pietrangeli divenne Filippo Anonio De Cecco. Fu tale e tanto l’interesse di Sinatra per la più famosa e celebrata fabbrica di pasta abruzzese che di lì a qualche mese mandò suoi emissari a Fara San Martino, deciso a comprare il molino. La richiesta fu gentilmente rimandata al mittente con tanti rngraziamenti per gli attestati di stima a the Voice e l’amore per il prodotto abruzzese di punta. Anche Alberto Sordi fu immoratalato con un pacco di spaghetti De Cecco in piena Africa nel film “Riusciranno i nostri eroi….”. Anche nel film “Il Papa del Greenwich Village” si vede una pubblicità De Cecco mentre Mickey Rourke ed Eric Roberts passeggiano nel celebre quartiere newyorkese. La bella ristoratrice Michelle Pfeiffer protagonista di “Tequila Connection” nel suo ristorate di lusso di Beverly Hils e nella sua casa sul mare si affida alla pasta De Cecco per gli appuntamenti importanti. Ma il tripudio della pasta abruzese più famosa nel mondo lo si ha nel film oscar “Stregata dalla luna”. La pubblicità De Cecco spunta da svariati cartelloni nel negozio di generi alimentari della zia di Cher, protagonista della contrastata storia d’amore contrappuntata, manco a dirlo, da “That’s amore” cantata da Dean Martin, uno dei protagonista del Rat pack del grande Frank.