La notte dei Faugni e il programma ‘Tra mito e transumanza’
|L’affascinante processione dei Faugni che tradizionalmente si svolge ad Atri la mattina dell’otto dicembre prima dell’alba, è stata il momento culminante della ricca serie di eventi proposti nell’ambito del programma “Tra mito e transumanza”, organizzato dall’associazione Promoeventi e dal Comitato Faugni con il sostegno dell’assessorato alla cultura del comune di Atri ed il finanziamento del GAL Appennino Teramano. Tre giorni all’insegna di storia, tradizione, musica, gastronomia, teatro e spiritualità, nell’incantevole centro storico della città, anticipati dalla presentazione delle nuove ricerche archeologiche dirette dal dott. G. Angeletti, funzionario della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Abruzzo e condotte su Atri sotterranea dalle archeologhe A. Ciarico e M.C. Mancinelli . Nell’accogliente teatro Comunale si è entrati nel vivo del programma con il convegno “Tra mito e transumanza” grazie a numerosi interventi che hanno messo in evidenza lo stretto rapporto tra la pratica della transumanza ed il territorio abruzzese e nello specifico con la città di Atri attraverso l’istituzione della Doganella d’Abruzzo e delle Poste d’Atri. Al convegno è seguito un appuntamento nelle cisterne romane del tardo trecentesco Palazzo dei Duchi d’Acquaviva, sede del Municipio, dove è stata allestita la mostra dei fotografi Giuseppe Tracanna, sul tema della transumanza, e di Massimo Losacco, che ci ha proposto un reportage contrastato e vero dei Faugni. La città di Atri ci ha anche invitati a cena e, accompagnati da una guida del gusto, ci ha fatto ricordare il sapore antico ma sempre nuovo dei piatti legati all’economia agro-pastorale, assaporati insieme ad un vino del territorio e chiacchierando di agricoltura con Luca Sebastiani, microproduttore aquilano di zafferano, farro e solina. Poco dopo lo ritroviamo sul palco, impegnato alla zampogna, tra i suonatori dell’Orchestra Popolare del Saltarello, un progetto musicale prorompente che coinvolge 18 musicisti e che in pochi minuti ci ha fatto dimenticare il freddo! Anche nella serata del 7 dicembre Piazza Duomo è animata da un evento musicale: il concerto di Eugenio Bennato, che ancora una volta con assonanze e ritmi sottolinea i nostri legami con il sud. Ed è sempre testimonianza di un legame, questa volta tra il territorio ed il suo passato, il ripetersi dopo poche ore, di una tradizione di origine preromana: l’accensione dei Faugni. Prima dell’alba dell’8 dicembre, i faugni, fasci di canne secche, vengono incendiati e portati in processione per le vie del centro storico della città. Si tratta dell’antico Fauni ignis, il fuoco di Fauno, divinità pagana associata alla dimensione agro-pastorale, acceso prima del solstizio d’inverno in segno purificatore e propiziatorio. Questa tradizione, precocemente assorbita dal Cristianesimo, ad Atri appare legata al culto mariano, che si celebra dopo il rientro dei fuochi in Piazza Duomo con una messa nella Cattedrale di Santa Maria Assunta. Dopo la funzione, guardando ad est verso le terre del Cerrano, albeggia appena. Visita Atri con Alessandra.