Sulmona e il Caruso della Jugoslavia
|Leggendo l’ultimo libro del prof. Fabio Valerio Maiorano il “Diario di Solimo”, nella sezione dedicata al mese di marzo, vengo a conoscenza di un fatto di cui ignoravo l’esistenza.
Nel cimitero di Sulmona è sepolto un famoso cantante lirico jugoslavo: Lazar Jovanović. Per il suo grande talento veniva considerato dai suoi connazionali il “Caruso della Jugoslavia”.
Jovanović nacque a Zemun, città vicino a Belgrado, l’8 aprile 1911. Nel 1942 diventa la stella dell’Opera del Teatro Nazionale dell’Opera di Belgrado, diventando in poco tempo famoso in tutta Europa. Nella sua carriera ha interpretato diversi ruoli come quello di Radames ne “l’Aida”, quello di Canio ne “I Pagliacci”, quello di Mario Cavaradossi ne “La Tosca”, tanto per citarne qualcuno.
Ma ad un certo punto della sua vita, inizia il suo lento declino e Lazar Jovanović entra a far parte del Complesso del Festival di Vienna. Durante una tournée in Italia, il Complesso viene scritturato dalla Camerata Musicale di Sulmona e si esibisce nel Teatro Comunale il 25 marzo 1962. Ma la mattina seguente, il tenore Lazar Jovanović viene ritrovato morto all’interno della sua stanza d’albergo.
Era morto nella notte, forse a causa di uno scompenso cardiaco. Aveva 51 anni. E da quel giorno, dal 26 marzo 1962, riposa nel cimitero di Sulmona.