Intrecciare e tessere.

C’è qualcosa di magicamente comune tra un fil di lana, un fil d’oro, uno di cotone ed uno di ferro in Abruzzo!

Merletto a tombolo

Merletto a tombolo

Nulla di più eccezionalmente dettagliato e leggero, nulla di più versatile!

Mi sorprendo a pensare all’epiteto un po’ burlesco che qualche connazionale fa verso gli abitanti di questa Terra d’Abruzzo: terroni;  Ma se dalla terra nasce questa capacità di intrecciare angeli, fiori, farfalle e texture, non sono mai stata tanto fiera di essere Terrona!

L’Abruzzo Una regione chiusa e protetta da un intero tratto dell’Appennino Centrale, che non permetteva,  fino a qualche tempo fa, di avere contatti con stili e mode effimere; Appennino che  ha garantito la salvezza dello spirito autoctono.

La capacità di tessere, ricamare, forgiare e intrecciare è tutta tipica di questa terra verde; e della sua gente che nei duri mesi d’inverno ha trascorso il tempo in un’attività tanto paziente quanto mistica. Il fare e il disfare di abili artigiani che negli anni hanno costruito una campionatura unica e di non facile imitazione.

 

Amorino

Amorino

Il Tombolo, la Presentosa e la Coperta Abruzzese sono solo una microscopica parte di un repertorio noto a pochi;  ed  è  quest

a una maestranza (o maestria?)  riservata  ad eletti.

È vero, forse, che l’Abruzzo ancor oggi  e’ per certi aspetti un passo indietro rispetto ad altre Regioni più industrializzate, più informatizzate, più all’avanguardia. Ma non tutto è svantaggio.

Nel mondo ci si sposta affannosamente tra un trend e l’altro in cerca di mercati che possano favorire la ricchezza individuale. Ma in Abruzzo, nulla può essere individuale, perché nella ricchezza dell’altro c’è anche la nostra.

Una nuova economia più moderna, più palpabile, più innovativa può nascere e crescere dalla cooperazione di tanti individui con competenze diverse come antropologicamente questa terra richiama.

La diversità dei dialetti,  la maestria dei singoli individui, l’irrinunciabile capacità certosina  insita nel DNA degli Abruzzesi, possono realmente tornare ad essere i cavalli di battaglia di una Regione che erroneamente ha tentato la via della globalizzazione rinunciando, in parte, alla sua peculiarità.

C’è chi intreccia fili d’oro, chi intreccia impasti, chi intreccia fili di lana e cotone. E se fosse questa la via?

La serenità data da un buon clima, da rilassanti paesaggi, da prodotti nostrani e da un po’ di “sana” diffidenza verso il nuovo, può ancora cercare una risposta e creare una domanda?

Si potrebbe parlare di memorie, ma parrebbe qualcosa di sepolto. Si potrebbe parlare di una condizione diversa meno spirituale, dati i tempi, ma con ancora un senso di affettività. Una condizione mentale che incentivi la creatività e la divergenza locale come motore di un economia sostenibile.  In prossimità delle festività, gli acquisti nei grandi supermercati e nei centri commerciali. Si osservano le borse, le maglie, i vestiti e si rimane incantati davanti a decorazioni che tanto richiamano la nostra terra.

Desigual pattern

Desigual pattern

La presentosa

La presentosa

 

 

 

 

 

 

 

Ore  di fila alla Desigual per misurare un abito, come se in qualche modo quei medaglioni ci fossero familiari, come in un richiamo fisiologico, ovviamente rivisitato, di rosoni, ciondoli e decorazioni.

Chiesa di San Pietro in Albe - Alba Fucens

Alba Fucens: San Pietro in Albe

Chiesa di San Pietro in Albe - Alba Fucens

Alba Fucens: San Pietro in Albe

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vincenzo Merlino: Le coperte di Taranta Peligna

Vincenzo Merlino: Le coperte di Taranta Peligna

Le tante aziende di Grafica e Moda presenti sul territorio dovrebbero tornare ad osservare quello che hanno intorno rielaborando in un linguaggio più vendibile le nostre originalissime decorazioni.  Il globale non soffocherebbe, così,   la nostra cultura figurativa, ma con i mezzi globali, la eleverebbe al mercato universale.

Le famose tarante abruzzesi

Le famose tarante abruzzesi

Solo così il territorio può  tornare a fare quello che di più gioiosamente sa fare,tessere, intrecciare e comporre!  In Abruzzo i maestri comacini hanno donato al territorio esperienze decorative di eccellente valore che hanno lasciato un segno profondo nella nostra cultura decorativa insieme alla natura che ci offre altrettante visionarie immagini. L’esercizio dunque potrebbe essere quello di renderle universalmente condivise!

 

 

 

L'arte del ferro battuto a Guardiagrele.

L’arte del ferro battuto a Guardiagrele.

Rosone Collemaggio in argento

Rosone Collemaggio in argento

Il rosone di Collemaggio

Il rosone di Collemaggio

 

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