Abbazia San Liberatore A Maiella (Serramonacesca)
|La chiesa benedettina, posta in posizione isolata ai piedi della Majella ed immersa in un suggestivo scenario naturale, rappresenta il più antico esempio di organismo medievale d’Abruzzo.
Il primitivo impianto, esistente con il monastero già nell’anno 856, era una dipendenza dell’abbazia di Montecassino e fu distrutto dal terremoto del 990. Il tempio fu riedificato, agli inizi dell’XI secolo, dal monaco Teobaldo, che rinnovò sia la zona absidale sia la parte inferiore della facciata. L’attuale schema basilicale triabsidato, frutto di ulteriori trasformazioni intervenute nel corso dei secoli, è a tre navate, suddivise da pilastri e coperte da capriate lignee, in sostituzione dell’originario soffitto cassettonato. All’interno della chiesa si ammirano parte del pregevole pavimento a mosaico del ‘200 e alcuni brani di affreschi risalenti al XIII secolo. Esternamente, tangente allo spigolo destro, si erge il maestoso campanile quadrato, databile al primo trentennio del XII secolo.
Purtroppo fu devastata da un terribile terremoto che colpì la zona nel 900 lasciandola in rovina. Venne ricostruita successivamente secondo diversi documenti, dal monaco Teobaldo nell’XI secolo il quale ricorderebbe le pessime condizioni su cui versava la chiesa, definendola “piccola e oscura” (il monaco è rappresentato in un affresco all’interno mentre tiene in mano la chiesa con torre campanaria e portico).
E’ ben visibile un campanile a base quadrata esteso su tre piani suddivisi a scalare da monofore, bifore e trifore, soluzione architettonica con l’obiettivo sia di snellire il peso della struttura sia a creare lo slancio per via dell’apertura delle finestre mano a mano che si raggiunge il cielo.