Museo della Lettera D’Amore
|A Palazzo Valignani ventimila lettere d’amore provenienti da tutto il mondo .
TORREVECCHIA TEATINA: Massimo Pamio direttore del nuovo Museo della Lettera D’Amore ci racconta il rapporto epistolare con la moglie e come e’ nata l’idea del museo.
Come e perché nasce il Museo della Lettera d’Amore?
Mia moglie ed io ce ne siamo spedite molte, di lettere, di simpatia e di amicizia prima, d’amore, poi, in una delle quali descrivevo di aver sognato una casa che avrebbe rivestito un valore notevole per noi. Solo in seguito, molto tempo dopo, ci saremmo resiconto che quella casa era nient’altro che il Palazzo Valignani, nel quale oggiè ospitato il Museo della Lettera d’Amore! Impegnati nel settore della letteratura (mia moglie gestisce una piccola casa editrice) abbiamo pensato di promuovere, nel 1999, un concorso che fosse unico, originale: memori delle nostre, abbiamo ideato il Concorso “Lettera d’amore“. Se le lettere d’amore si scrivono ancora in Italia, è grazie a noi! Nel corso delle dodici edizioni del Premio, abbiamo ricevuto circa diecimila componimenti provenienti dall’Italia come dall’estero. Asfissiati da quell’ingombro amoroso, abbiamo lanciato l’idea di creare un museo per le lettere d’amore alla Giunta Comunale di Torrevecchia Teatina (Chieti) retta dalla giovane e lungimirante Sindachessa Katja Baboro. Detto, fatto!
Dove è situato il museo?
Il Museo è a Torrevecchia Teatina (Chieti), all’interno del Palazzo Valignani, fatto edificare nei primi anni del 1700 da Francesco Valignani, poeta arcade.
Qual è il vostro progetto?
In genere,il Museo è concepito come un archivio: di quadri, di reperti archeologici, di oggetti in genere. Appare come un insieme pieno, un luogo che arbitrariamente è occupato da beni considerati degni di memoria storica e pubblica, in un numero eccessivo. All’uscita, i visitatori ricordano solo un gran mal di piedi e il nome della bibita fresca consumata al bar del Museo. La nostra idea progettuale invece è quella di costituire un museo vivo, un luogo magico dove si accede come a un teatro, per partecipare a uno spettacolo indimenticabile, che coinvolga e arricchisca lo spirito e il corpo, un luogo che sia comunqu estraniante, generato dalla vita immaginativa di coloro che hanno sognato peraltri un luogo di sogno. Il Museo della Lettera d’Amore come un sogno vissuto per l’utente. Questo incontro con la fantasia letteraria (giacché la letterad’amore è un luogo della fantasia letteraria) può essere indotto e risultare soltanto dall’ausilio e dall’uso della tecnologia dell’innovazione.
Sono tutte lettere d’amore donate?
Ci sono circa 20 mila lettere, solo una piccola parte è esposta. In gran parte la dotazione è costituita dalle lettere partecipanti al concorso letterario, poi da alcuni anni abbiamo ricevuto donazioni, come quella dello scrittore Ugo Riccarelli, purtroppo venuto a mancare l’anno scorso o dell’attore Ascanio Celestini, abbiamo inoltre acquisito un epistolario risalente alla prima Guerra Mondiale, ecc.
Recentemente avete aperto due sale dedicate alle lettere del Beato Giovanni Paolo II, da dove provengono?
Abbiamo ricevuto in comodato dall’Associazione Papaboys coordinata da Daniele Venturi le lettere scritte dai fedeli al Papa Giovanni Paolo II e deposte accanto alla sua bara nel giorno dei funerali. Le lettere, circa 5000, testimonianza di amore, di riconoscenza, di fede provenienti da tutto il mondo, sono ospitate in due sale apposite, inaugurate il 16 ottobre 2012. Si sono interessati dell’evento la TV nazionale polacca, quella tedesca, Uno Mattina, TV 2000, e la notizia ha fatto il giro del mondo intero. Un giorno mi ha chiamato un’amica dalla Grecia dicendomi di avermi visto in televisione!
Cosa dicono e qual è stata la più bella secondo il vostro parere e cosa racconta?
La più bella è quella di un giovane mafioso pentito, che trovatosi per caso a Roma nel giorno dei funerali di Papa Giovanni Paolo II, si è convertito: un piccolo miracolo.
Quando è aperto il museo?
Attualmente solo la domenica ma dietro prenotazione telefonica (allo 0871-360784 o allo 0871-348890 o al 331.4075401) viene aperto anche nei giorni feriali.
Cos’è l’Amore?
L’Amore dovrebbe essere l’Energia Divina che sottende a ogni molecola del Creato. Tra gli uomini, è qualcosa di scandaloso, di scomodo, forse di invivibile, visto che il Predicatore per eccelleza dell’Amore è stato ucciso, crocifisso dagli uomini.
Progetti per il futuro?
Abbiamo già promosso la prima edizione del concorso riservata ai detenuti di tutta Italia, ricevendo già 300 testimonianze di grandissimo valore letterario; poi abbiamo creato un’altra sezione riservata al “Bene nascosto”, istituita per raccogliere le voci di coloro che desiderano riferire storie realmente accadute, a cui hanno direttamente o indirettamente assistito, che, nel coinvolgerli e nel commuoverli, testimoniano come il bene sia ancora il protagonista -in sordina- dei nostri giorni. Chi desidera, potrà raccontare, nel linguaggio che più gli è consono, vicende di bontà, di generosità, di solidarietà, di pace, di assistenza, di volontariato, ovverosi ai piccoli miracoli nascosti che non fanno notizia sui giornali, ma che invece meriterebbero una maggiore attenzione, al fine della comune crescita morale,civile e spirituale. Per il Museo, speriamo nell’aiuto del Signore, visto che i nostri progetti di innovazione finora non si sono potuti realizzare per mancanza di fondi pubblici e privati.