L’apologo del Gran Sasso
|Carlo Emilio Gadda ospite dell’albergo di Campo Imperatore.
Vedi l’architetto Bonabé Bottino, costruttore di torri, ha diligentemente studiato il caso: qui c’è il bar, semmai, tanto per cominciare, avessi a mettere in canna un grappino o qualche altro sciroppo, anche più difficile. Qui c’è il salone da pranzo, in forma di mezzo cerchio, con vetrate nella notte o sul bagliore dei mattini sereni. Il Campo Imperatore discende immensamente da qui….
Nelle trentasei camerette ai tre piani, affinestrate, come la sala da pranzo, sull’immensità del nevaio tu ci trovi razionalissimo e, quel che più conta, pulito e comodo letto; hai armadio, il tavolino, gli sgabelli, il ristoro del termosifone per muscoli rappresi nella fatica, specio, acqua calda per deliziose abluzioni. Torceranno i veri alpinisti la bocca, diranno che così non si prova più gusto; che è roba da Eliogabalo, da Caracalla.
1939. Carlo Emilio Gadda
Le meraviglie d’Italia
Garzanti
Fonte Immagini
“Bundesarchiv Bild 101I-567-1503A-05, Gran Sasso, Hotel Campo Imperatore” di Bundesarchiv, Bild 101I-567-1503A-05 / Toni Schneiders / CC-BY-SA. Con licenza CC BY-SA 3.0 de tramite Wikimedia Commons