Vinitaly celebra la qualità artigianale della cantina Valentini
Francesco Paolo insignito del Premio Cangrande Benemerito
VERONA – Nella sala degustazione della Regione Abruzzo (padiglione 12 area G5) l’Assessorato regionale alle politiche agricole ha organizzato, nel giorno d’apertura di Vinitaly, un incontro dedicato alla famiglia Valentini, pionieri del vino abruzzese con vigneti e cantine in Loreto Aprutino, famosi in Italia e nel mondo per la qualità e per la longevità dei loro vini doc Trebbiano d’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo e Montepulciano d’Abruzzo.
L’occasione è il premio “Cangrande Benemerito della vitivinicoltura italiana” a Francesco Paolo Valentini assegnato dal Ministero delle Politiche Agricole e da Veronafiere su indicazione della Regione Abruzzo, riconoscimento che cade in coincidenza con il decimo anniversario della scomparsa di Edoardo Valentini, padre di Francesco Paolo.
Per celebrare i due momenti, alcuni amici del mondo del vino hanno ricordato episodi e aneddoti legati a Edoardo e alla famiglia Valentini: guidati dal giornalista Massimo Di Cintio, interverranno Francesco Paolo Valentini, Carlo Petrini fondatore e presidente internazionale di Slow Food, Daniele Cernilli già direttore del Gambero Rosso e fondatore di Doctor Wine, Antonio Paolini neo-responsabile della guida Vini de L’Espresso, Mauro Defendente Febbrari endocrinologo e collaboratore delle guide del gruppo Espresso, l’enologo abruzzese Rocco Pasetti e l’assessore alle politiche agricole della regione Abruzzo Dino Pepe. Francesco Paolo Valentini, classe 1961, è l’attuale proprietario dell’azienda Valentini di Loreto Aprutino (in provincia di Pescara), le cui origini risalgono nel 1650 ed è da sempre appartenuta alla famiglia che oggi vede impegnati anche la moglie Elèna e il loro giovane figlio Gabriele.
Si definisce “un agricoltore e un artigiano” e, nel proseguire le orme di suo padre Edoardo scomparso nel 2006 che egli ha affiancato in campagna a partire dai primi anni ’80, interpreta questo impegno con grande personalità ma con uno stile sobrio, aristocratico, mai convenzionale, lontano dai riflettori ma non per questo privo di notorietà.Una notorietà legata ai successi straordinari dei vini Valentini – che hanno scritto alcune delle pagine più belle della storia del vino italiano facendo conoscere vitigni quasi sconosciuti o poco valorizzati come il trebbiano d’Abruzzo e il montepulciano e dimostrandone un’impressionante longevità – ma anche all’impegno sociale e responsabile nei confronti dei valori più autentici dell’agricoltura.
Francesco Paolo Valentini, infatti, ha più volte sollevato e affrontato pubblicamente sia le questioni legate ai cambiamenti climatici che stanno influenzando notevolmente l’attività agricola, imponendo un nuovo modo di operare in particolare nella viticoltura e nell’olivicoltura, sia le problematiche legate all’identità e quindi all’autenticità del made in Italy, concetti più che mai decisivi per il futuro prossimo dell’Abruzzo e di tutto il Paese.
L’azienda Valentini coltiva 70 ettari di vigneto con il sistema tradizionale della pergola abruzzese dai quali ottiene, a seconda delle annate, circa 50 mila bottiglie dei tre vini Doc/Dop Trebbiano d’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo e Montepulciano d’Abruzzo, risultato evidente di rigorose selezioni nella gestione del vigneto e in cantina, in relazioni alle quali i vini vengono imbottigliati solo se rispettano particolari caratteristiche e dunque non in tutte le annate.