Per le celebrazioni dei 2000 anni dalla morte di Ovidio, Sulmona incontra Boston

Sulmona - Ovidio

Il 2017 sarà un grande anno per Sulmona, che si prepara sin da ora a ricordare con una grande manifestazione, i 2000 anni dalla morte del grande poeta Publio Ovidio Nasone, a cui diede i natali nel 43 a.C.

Ovidio non ascoltò i consigli del padre che voleva per lui una carriera forense, dedicandosi per tutta la vita alla poesia. Scrittore passionale e instancabile, autore di alcune tra le più celebri opere dell’antichità latina (gli Amores, le Metamorfosi, i Tristia )  Ovidio si conquistò la stima dell’imperatore Augusto e dei più influenti politici romani.

A causa di circostanze poco chiare fu però esiliato proprio all’apice della sua carriera dallo stesso imperatore Augusto, che lo mandò  a Tomi, l’attuale Costanza in Romania ( città gemellata con il capoluogo peligno dove si trova l’identica statua del poeta che tuttoggi primeggia in piazza XX Settembre), dove si spense nel 17 d.C.  senza mai aver fatto ritorno in Italia, nonostante le suppliche all’imperatore.

Per un personaggio intramontabile come lui, la città che lo vide nascere ha deciso di fare le cose in grande: proprio per questo Sulmona in accordo con le autorità politiche di Boston e con la Boston University, ha stilato un programma di collaborazione culturale per ricordare Ovidio: convegni, manifestazioni ed eventi saranno organizzati in Italia e in America per celebrare il bimillenario della morte del poeta.

La possibilità di celebrare Ovidio attraverso la collaborazione con una delle maggiori università del mondo, darà certamente all’evento del 2017 una risonanza maggiore. Saranno coinvolti, oltre ai docenti dell’università di Boston e alle decine di studiosi italiani ed europei che da anni studiano e pubblicano ricerche sul vate sulmonese, anche molti studenti italiani e americani che animeranno il dibattito culturale sul poeta sulmonese.

Credits: foto di Gilda Molinaro