L’Agnello è sacrificato: l’ultimo Atto a Loreto Aprutino.
|Mio nonno Zopito era uno di quelli che non si schiodava da casa per nessuna cosa al mondo, i campi e la stalla erano tutto il suo mondo. Non esisteva la televisione, la radio, la passeggiata, la Pasqua, il Natale, i Matrimoni o le Comunioni, si sentiva inadeguato e fuori luogo.
Poi, però, arrivava il Venerdì Santo e freddo o caldo in manica di camicia con la coppola in testa, prendeva a piedi la strada principale e a circa 5 km da casa, senza guardare in faccia a nessuno arrivava a San Francesco e attendeva vicino alla Statua del Cristo di prendere posizione e percorrere la sua Loreto, dal centro dopo aver percorso la zona antica in lungo e largo riprendeva la via maestra e tornava a piedi a casa, talvolta con mia madre in braccio. Ci sarebbe da chiedersi cosa spingesse quest’uomo dalle poche parole a lasciare tutto il suo mondo per rendere onore a Cristo. Cosa lo portasse dopo una dura giornata nei campi, il lavoro nella stalla e fare questo sacrificio. Un voto? Chi può dircelo … una cosa è sicura erano uomini che lavoravano nei campi dal sorgere al tramonto, uomini di Fede che non temevano di affrontare ripide salite e discese sconnesse con statue pesanti e abiti ingombranti.
Poi … i cavalli, le carrozze, le moto, le macchine, la TV, le lavatrici, il telefono in ogni casa, il cellulare, internet, lo Smartphone, la crisi economica, i licenziamenti, la disperazione e poi la Fede!
È passato del tempo, circa 80 anni, che son volati e son cambiate tante cose ed ora si torna a parlare di Dio. La gente si incontra per strada e si pone il problema di come organizzare una Santa Processione. La frenesia dei giorni, delle notizie, delle invenzioni ci hanno lasciato un’unica certezza la Fede. La Cristianità in tutti i suoi molteplici aspetti è rimasta lì ad attendere in silenzio il nostro ritorno, di fatto ha avuto più Fede Lei in noi che non il contrario!
Una Via Crucis, una Conferenza sulla Pietà di S. Maria in Piano, ed un rinnovato Comitato per il Venerdì Santo appositamente costituito da una generazione di 40enni che ha preso in consegna dai più anziani il fardello, lo ha visto sgretolare ed ora con forza e rigore lo ripropone in una veste rinnovata facendola propria.
Da mesi il comitato del Venerdì Santo lavora alla ristrutturazione di antichi simboli, oggetti sacri, statue e indumenti dei portantini e tutto gratuitamente, per il piacere di farlo.
È stato rinnovato il percorso della Processione ora è sicuramente più inclusivo, si è di fatto allargato verso la zona nuova e più popolosa del paese che prima veniva sfiorata ed in alcuni anni ignorata.
In omaggio e ricordo del Signor Franchi Luigi che tanto ha dato in termini di forze e buongusto è stato arricchito con eventi musicali eseguiti dalla Banda di Ailano (CE) e dai ragazzi delle scuole.
Tanto fermento è stato apprezzato dal Maestro compositore Nicola Hansalik Samale che ha donato, come patrimonio alla cittadina, un Miserere che verrà cantato dai “Cori riuniti di Loreto Aprutino”, appositamente scritto per Loreto Aprutino di cui si può apprezzare un contributo nel video che trovate al termine di questo articolo.
La mattina alle nove ci sarà il primo di una giornata di eventi – preghiera con il Gran Concerto Bandistico Città di Ailano (CE) e la processione della Madonna Addolorata. Il primo pomeriggio la litugia della passione e l’Adorazione della Croce. Alle 17.00 le “Sette parole” di Agonia e a seguire il concerto della Banda, la processione dell’Addolorata l’Esecuzione del Miserere e alle 20.00 la Solenne Processione del Cristo Morto con il rientro intorno alle 22.00 per la preghiera della desolata e una nuova esecuzione del Miserere.
Tanti sforzi possono essere solo guidati da un rinnovato sentimento di amore verso Dio.
Un Amore giovane che chiede ai Giovani partecipazione attiva. Loreto sta dimostrando di saper far squadra è questo, è già di suo, un piccolo miracolo i Cori Riuniti, L’Arciconfraternita ed il Comitato Celebrazioni Venerdì Santo ci sorprenderà.