Il Sogno di Iaia

In un gelido giorno invernale di fine Gennaio, ho ricevuto un’email da un caro amico , Goffredo Palmerini.

Sante Auriti, Maria Fosco & the family of Iaia, Orsogna MAS, Festa della Porchetta

Sante Auriti, Maria Fosco &
the family of Iaia, Orsogna MAS,
Festa della Porchetta

Mi scriveva di una bambina di sei anni, i cui genitori sono abruzzesi, suo padre di Lanciano e sua madre di Roccaraso. La bimba, nata a  Bergamo è affetta da neuroblastoma, un cancro dell’infanzia. Mi scriveva di questa storia triste e tragica che mi ha subito colpito profondamente. Questa bambina sarebbe arrivata a New York City  per essere ospitata al Memorial Sloan-Kettering (MSK), il più importante Istituto contro il cancro degli Stati Uniti (e forse del mondo). Mi parlava della malattia ma soprattutto della preoccupazione della famiglia per lei. Aveva già ricevuto trattamenti sanitari in Italia, ma era venuto il momento di venire a New York per ulteriori cure.

Dato che mi occupo di varie organizzazioni abruzzesi  e lavoro da tempo per le comunità Italo-Americane, incluso l’incarico di Presidente della Lega del Benessere Italiano che aiuta i bambini, ho pensato che forse potevo essere di aiuto. La mia risposta fu subito “yes”. Mi fece anche cenno che il suo era diventato un  caso ben noto in Abruzzo e non solo. Per qualche strana ragione, la sua malattia aveva colpito i cuori di tanti. Chiunque si era offerto di dare un contributo per aiutarla.

Anthony Carullo (raffle winner), Mamma di Iaia, Iaia, Tony Ferrari, President del Orsogna MAS, Sarah Tenaglia, Chair of Women's Committee, Rocco Giambrone (raffle winner), seated, Papa di Iaia.

Anthony Carullo (raffle winner), Mamma di Iaia,
Iaia, Tony Ferrari, President del Orsogna MAS,
Sarah Tenaglia, Chair of Women’s Committee,
Rocco Giambrone (raffle winner), seated,
Papa di Iaia.

Sono così andata sul web per saperne di più sul suo caso. Il neuroblastoma, secondo Mayo Clinic, è un cancro che si sviluppa da cellule nervose immature in diverse parti del corpo. Neuroblastoma nasce normalmente dentro ed intorno le ghiandole adrenali, che hanno un’ origine simili alle cellule nervose, annidandosi sui reni. Si può anche sviluppare in altre parti del corpo. Questa malattia attacca di solito i bambini fino ai 5 anni, ma molto più raramente bimbi di età superiore. La nostra bambina si era ammalata due anni fa ma ha avuto una ricaduta l’estate scorsa.

Il passo successivo era capire un pò perchè ci fosse stato tanto interesse in questo caso, come mi scriveva Goffredo, sul sito a lei dedicato: www.ilsognodiiaia.org. Il titolo del sito è “Il sogno di Iaia”. Sì commovente, ma determinato a sognare che un miracolo può avverarsi.

Hanno scritto tanto sulla “Piccola Pricipessa”, così la chiamano. Ma ancor più impressionante è stato vedere il grande supporto della comunità Abruzzese. La straordinaria solidarietà: dalla  Regione Abruzzo ai Comuni di Chieti, Lanciano e Roccaraso…e tanti altri.

President Tony Ferrari handing the evening's profit to the family

President Tony Ferrari handing
the evening’s profit to the family

La lista di raccolta fondi non finiva mai. I video su YouTube sono commoventi. Dovunque andrete a leggere , troverete sempre qualcosache parlava de “Il Sogno di Iaia”.  Perchè tanti sconosciuti abruzzesi hanno voluto aiutarla? Dare il proprio tempo, energia e denaro a questa piccola bambina che non conscevano? Ho approfondito e ho scoperto che… La Famiglia è abruzzese. Era un fatto simbolico che la sua regione originaria si occupasse di lei..per salvarla.

A quel punto, mi sono resa conto che noi, gli Abruzzesi di Orsogna a New York avremmo potuto fare lo stesso. Non avremmo potuto dedicare così tanto tempo, ma non potevamo lasciarci scappare questa occasione di aiuto.  Così, il 7 Febbraio, tre giorni dopo, ecco la famiglia atterra a New York. La Orsogna Mutual Aid Society, la nostra organizzazione che celebrava il  75° anniversario anno della fondazione qui in America, avrebbe festeggiato con la tradizionale “Festa della Prochetta”. Ho chiesto al Presidente, Tony Ferrari, se potevo invitare la bambina e i suoi genitori a cena con noi. La sua risposta fu “Absolutely”..”Certamente”. La famiglia prese alloggio al Ronald McDonald House, che normalmente ospita le famiglie con tali problemi di salute.

Rocco Giambrone giving his winnings to the family

Rocco Giambrone giving
his winnings to the family

La sera iniziò al solito salutando gli ospiti invitati. Poi ho preso la parola e presentai la famiglia: “Noi,  Abruzzesi, ci riuniamo come un’unica famiglia per celebrare le nostre tradizioni. Stasera, è il solito nostro incontro annuale, ma abbiamo qui una nuova famiglia con noi.  Noi, stasera, vogliamo che loro sappiano che sono ora parte della nostra famiglia. Vi abbracciamo”

La serata andava avanti, ma non era la solita serata..ci si rendeva conto che la sua presenza stava commuovendo tutta la sala, tutte le 200 persone invitate per la cena della “porchetta”. La commozione cominciò a salire irreversibilmente: tutti volevano vederla, conoscerla.. aveva un sorriso unico ed adorabile…la “Principessa”. Però, nessuno sapeva cosa fare. All’improvviso,  ognuno di noi ha cominciato, uno alla volta, a dare buste, biglietti da visita,  chiedendo come poter essere di aiuto. Tutti volevano fare qualcosa. Sarah Tenaglia, la presidentessa del Comitato delle Donne, che aveva appena perso il suo giovane nipote per cancro un mese prima, disse commossa: “Questa bambina deve avere diritto a questa opportunità di cura. Lei vuole la speranza di potercela fare.”

Anthony Carullo giving his winnings to the family.

Anthony Carullo giving
his winnings to the family.

Sarah e il resto dell’amministrazione decisero di lanciare una lotteria.  Molti compravano e poi donavano il biglietto della lotteria alla famiglia.  Alla fine, la madre ha estratto i numeri vincenti dal cesto. All’annuncio dei numeri vincenti,  il vincitore avrebbe dovuto ricevere la busta e darla alla famiglia. Tutti rimanemmo sorpresi..così pure la famiglia. C’era un silenzio “innaturale”; alcuni trattenevano a stento il respiro per non piangere. Altri, uomini,  avevano le lacrime e li ho visti uscire fuori la sala per la commozione. I sentimenti erano palpabili.  Non avevo mai visto una risposta così emotiva nella nostra associazione.  Tony Ferrari, Presidente dell’ Orsogna Mutual Aid Society disse, “Noi siamo una famiglia e loro sono la nostra famiglia.” Tony Carlucci, Presidente degli  Events Committee aggiunse, “Per questo che siamo qui..che esistiamo come associazione. Nonsoltanto per aiutare gli Abruzzesi di New York, ma chiunque bussi alla nostra porta.”

La famiglia era sopraffatta, non si aspettavano tutto ciò. Questa generosità improvvisa ed inaspettata andava oltre le loro attese, dato che lo scopo della serata era solo quello di trascorrere una serata insieme, con altri abruzzesi. E..invece si sono uniti alla grande famiglia di New York che si preoccupa e che desidera vedere la loro piccola creatura ristabilirsi e vivere una vita piena e gioiosa.

Credo che è stata una serata che nessuno potrà dimenticare.

—-e per un momento splendido, abbiamo potuto aiutare una bambina  abruzzese..la “Piccola Principessa che sogna un sogno”!

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