I BUONI E I CATTIVI IMPRENDITORI : ABRUZZOLINK

No agli imprenditori spietati, i buoni hanno più successo. Le aziende non vincono facendo la guerra, le aziende aggressive non assumono i più bravi, chi pensa solo ai soldi ha un handicap rispetto a chi vuole un mondo migliore.

I cattivi falliscono. Può sembrare un’affermazione improbabile in tempi in cui sembrano primeggiare un po’ ovunque personaggi di dubbio talento nelle aziende italiane, che peggio dei “politici”, categoria ormai più che sputtanata….almeno… una volta con Totò (Vota Antonio)si poteva anche riderci sopra, ora non più.

I successi, quelli veri (la conoscete la storia di Airbnb?) sono raggiunti da persone “buone”. Non che non esista la cattiveria nel mondo: spietatezza, cinismo e malanimo esisteranno in altre categorie, ma non quando hai a che fare con persone competenti e al di sopra della mischia.

“Essere cattivi rende stupidi”. Infatti, quando lavoravo in una multinazionale, odiavo gli scontri,  perché nelle battaglie si sprecano inutilmente un sacco di energie; la vittoria è sempre in funzione della situazione e delle persone coinvolte. Non si vincono le battaglie pensando a grandi idee ma ai trucchi che possono funzionare in quel caso particolare. Non ho mai  vinto attaccando, ma trascendendo…insomma, si vince andando avanti, non fermandosi a combattere all’interno…così la mia idea ha vinto, la mia azienda ha vinto, ma..per poco..data la pochezza della attuale dirigenza imprenditoriale italiana… (la parola imprenditoriale…è fuori luogo).

Un’altra ragione per cui le aziende italiane cattive sono destinate a fallire è che “non riescono a far lavorare con loro le persone migliori. Possono arrivare ad assumere chi ha bisogno di un lavoro, ma i migliori hanno sempre altre opzioni. Per la crescita di una grande organizzazione avere dipendenti in grado di eccellere è qualcosa che può solo contribuire, ma per una piccola realtà, o una divisione di una grande organizzazione  è invece una questione vitale avere le persone migliori.

Quando uno vuole costruire grandi cose, può aiutarlo l’essere guidato da uno spirito di magnanimità. I fondatori di aziende (Floriani?)  che finiscono per diventare i più ricchi  non sono quelli che pensano solo ai soldi. Quelli che pensano solo ai soldi accettano l’offerta di acquisto più elevata, come accade solitamente a quasi tutte le startup di successo, ma quelli che continuano ad andare avanti sono guidati da qualcos’altro. Possono non dirlo esplicitamente, ma di solito stanno cercando di migliorare il mondo. E questo significa che le persone con un naturale desiderio di migliorare il mondo hanno un vantaggio naturale.

In Abruzzo, per gran parte della storia la gente ha lottato per ottenere il controllo di risorse che scarseggiavano, come per esempio i pastori nomadi che respingevano i cacciatori ai margini delle terre sfruttabili. Oggi non è più così: si vince non combattendo per il controllo delle risorse, ma avendo idee innovative e costruendo cose nuove”.

Anna ed io abbiamo sempre cercato di insegnare ai nostri figli a non essere cattivi. Tolleriamo chiasso, disordine etc.., ma non la cattiveria. Lacattiveria non l’abbiamo mai tollerata ..neanche nel privato. E adesso abbiamo un’altra buona ragione dalla nostra parte: essere cattivi porta al fallimento.

… Abruzzolink…non è cattivo!