Il Sogno interrotto della Birra d’Abruzzo, Scontrone
|C’era una volta nel territorio del piccolo borgo autentico di Scontrone la Birra d’Abruzzo, la prima birra prodotta nella nostra regione…l’Abruzzo forte e gentile.
Lo stabilimento della Birra d’Abruzzo nacque nel 1921 nel territorio di Scontrone, al confine con Montenero Valcocchiara e Castel di Sangro. Nel giro di pochi anni la bionda passò da una produzione di circa 2.000 ettolitri di birra a 6.000 e oltre.
In quegli anni era distribuita capillarmente in città, borghi e villaggi, anche i più sperduti della regione ed in altre regioni d’Italia, fino a Milano, perché accanto alla fabbrica era nata la ferrovia. Era alimentata da una torbiera che dava materia alla fabbrica e lavoro a uomini, donne e giovani del posto, 120 persone circa, le cui vite professionali erano state meticolosamente annotate nei registri della società.
Il birrificio nacque al posto della torbiera di Montenero Valcocchiara, che all’epoca faceva parte delle Torbiere Riunite d’Italia, che dava lavoro e combustibile al comprensorio dell’Alta Valle del Sangro. La torba veniva estratta con delle vanghe di diverse dimensioni, da un terreno ricchissimo di acqua e poi portata allo stabilimento con dei carretti su binari per lavorarla. Poi arrivò il carbone tedesco e quella torbiera diventò antieconomica, fu così che il combustibile andò ad animare la produzione di birra che fece tornare a nuova vita lo stabilimento sotto la direzione dell’Ing. Giacomo Grigolli di Desenzano del Garda.
Il piccolo stabilimento per la Fabbricazione della Birra e del Ghiaccio dall’anno della sua fondazione fino al 1930 divenne il concorrente più temibile della già affermata Peroni, surclassandone le vendite grazie ad una intelligente politica di prezzi calmierati e, soprattutto, alla straordinaria bontà artigianale della birra prodotta. Passarono solo 9 anni, era il 1930 quando la Società Birra Peroni ne divenne azionista di maggioranza e nel 1936 lo stabile venne venduto, dismesso, la storia seppellita negli archivi dell’altra birra, la rivale Peroni.
Questa storia è frutto di una ricerca della Bibliotecaria di Castel di Sangro Maria Domenica Santucci che ha attinto notizie dall’Archivio Peroni di Roma e dalla testimonianza di Nicola Buzzelli, classe 1900, che all’epoca aveva poco più di 20 anni.
L’ex fabbrica della Birra d’Abruzzo, i suoi macchinari, le foto, gli oggetti sono parte di un sistema che ha determinato storicamente, socialmente ed economicamente il territorio alto sangrino modificandone lo stesso paesaggio.
Grazie alla lungimiranza dell’ Amministrazione Comunale, il piccolo borgo di Scontrone adagiato sulla sponda sinistra del fiume Sangro a ridosso del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, noto per i caratteristici murales che ne colorano le vie e le piazze, i Musei ed il Centro di Documentazione paleontologico posto sulle pendici del Monte Greco, ha deciso di riannodare in qualche modo i fili con il proprio passato, organizzando una mostra aperta su richiesta ed un convegno che ha dato il via ad una serie di iniziative legate alla storia della Birra d’Abruzzo e al mondo della birra artigianale, in programma nel prossimo anno.
Visita Scontrone con Erica Iacobucci.