Campotosto: il miracolo della Fonte della Tessitura.
|Assunta Perilli, archeologa e tessitrice di Campotosto, si occupa di tessitura a mano e di lavorazioni tradizionali della lana, del lino e della canapa.
La sua bottega, La Fonte della Tessitura, e’ nata dopo il ritrovamento di un telaio in legno della tradizione tessile di Campotosto; il telaio, antico e malridotto, era appartenuto a sua nonna e nel tempo abbandonato in cantina. E proprio alla scoperta di questo telaio si deve l’idea di non lasciare estinguere il mestiere della tessitura, che ha rappresentato per molte generazioni del paese motivo di sostentamento economico. Assunta, tornata a vivere a Campotosto, dopo aver frequentato l’universita’ fuori, grazie alla fiducia delle donne anziane del paese ed in particolare di due di queste, Mechina e Idea, e’ stata aiutata a rimettere in funzione il telaio e ha appreso i segreti dell’arte della tessitura.
Negli anni la sua passione unita allo studio paziente e meticoloso l’hanno portata ad avere una conoscenza profonda di questa arte tanto da essere oramai considerata depositaria dei segreti e dei saperi dell’antica tradizione. Negli anni ha studiato e catalogato tutti i tessuti dell’alta montagna, dalla conca amatriciana al versante teramano fino a Scanno. Tutti luoghi delle aree interne abruzzesi dove l’utilizzo della lana e’ una tradizione antica.
Ha inoltre riscoperto la filiera del lino dalla coltivazione al raccolto, dalla messa ammollo/trasformazione alla filatura, sempre tramandata oralmente, partendo dai semi avuti in regalo da un’anziana signora di Campotosto, nonna Laurina.
Il terremoto del 2017, che gravi danni ha arrecato a Campotosto, ha messo in pericolo l’attivita’. Assunta non ha lasciato il suo paese, ormai cumulo di macerie, e continua in una sede provvisoria al centro del paese la sua attivita’, che, lei dice, “deve continuare a vivere a Campotosto. La tessitura a mano di alta montagna deve restare nei suoi luoghi unici, alla sua propria altitudine, nel suo proprio clima”.
La lana filata a mano e tinta naturalmente e’ insieme al lino il filato per eccellenza, essendo le due filiere perfettamente filologiche con il contesto montano in cui opera la bottega.
Coperte, tovagliati e asciugamani seguono la tradizione, tutto il resto della produzione tessile invece e’ a mano libera.
Assunta e’ una vera artista e la sua passione per questo lavoro, svolto con dedizione e pazienza, ha riportato all’attenzione degli appassionati questo antico mestiere che rappresenta per l’Abruzzo un’attivita’ di grande prestigio. Molti sono i visitatori che giungono al suo laboratorio La Fonte della Tessitura, per comprarne i tessuti e i vestiti unici fatti a mano da lei. Attualmente ha una collaborazione con la cattedra di Archeologia sperimentale dell’Universita’ La Sapienza di Roma per lo sviluppo di un progetto archeologico e museale e nel 2017 e’ stata nominata Ambasciatore del Parco nel mondo dall’Ente Parco Gran Sasso e Monti della Laga.
Tra i tanti lavori di Assunta potete acquistare online tovagliette di cotone in ordito e lino e canapa, tinti naturalmente, e realizzati su un antico telaio il legno oppure dei runner in cotone e lana di pecora.
Nota: Vi segnaliamo che e’ possibile visitare Campotosto ed il laboratorio di Assunta contattando Vincenzo o prenotando direttamente l’esperienza Campotosto: Il lino della mia bisnonna. sul sito Abruzzolink.com – private guided tours with locals.